Conoscere l'AVO

L’associazione
AVO, Associazione Volontari Ospedalieri, rappresenta una delle più importanti e riconosciute realtà nel settore del volontariato socio-sanitario: può fare parte di questa associazione chiunque abbia il desiderio di mettere al servizio degli ammalati degenti negli ospedali parte del proprio tempo. Nata nel 1975, AVO di Milano si è presente in tutte le più importanti strutture ospedaliere, grazie all’impegno e alla dedizione di oltre 1.000 volontari. L’associazione è inoltre estesa su tutto il territorio nazionale, con 217 sedi riunite nella Federavo: in totale si contano circa 27.000 volontari.


Lo scopo
AVO si propone di intervenire attivamente, all’interno delle strutture ospeda-liere, allo scopo di:
  • contribuire ad umanizzare la vita in ospedale;
  • testimoniare la solidarietà della comunità;
  • offrire ai degenti sostegno nella solitudine e nelle difficoltà.
Il volontario AVO è accanto all’ammalato e all’anziano, accogliendo i loro bisogni di ascolto e compiendo tutti quei gesti che un autentico sentimento di solidarietà consente.
È un modo discreto, ma di grande concretezza, per testimoniare che indifferenza e individualismo si possono superare.


L'attività
Oltre a rappresentare un beneficio nei confronti degli ammalati, il volontario AVO ha una opportunità di crescita personale. Il volontariato, infatti, contribuisce a sviluppare un sentimento di maggior attenzione, empatia e solidarietà nei confronti del prossimo, all’interno di un’organizzazione che nello stesso tempo promuove momenti di incontro e socializzazione finalizzati a creare un forte spirito di gruppo. Inoltre, AVO fornisce la formazione necessaria per rispondere alle effettive esigenze dei degenti.
In particolare, gli scopi dell’associazione si traducono nelle seguenti attività:

  • inserimento del volontario, dopo un colloquio e un corso di formazione di base, nella struttura AVO che opera in convenzione con gli ospedali;
  • inserimento del volontario nel servizio con l’affiancamento di un collega esperto durante il periodo di tirocinio;
  • organizzazione di riunioni periodiche mirate alla condivisione delle proprie ed altrui esperienze;
  • formazione permanente nelle strutture ospedaliere;
  • organizzazione di convegni regionali e nazionali;
  • promozione di iniziative da parte del gruppo AVO Giovani
  • per l’approfondimento delle proprie tematiche.


L’impegno
L’impegno costante dei volontari è alla base di una struttura complessa e or-ganizzata come quella dell’associazione. Per questo motivo è fondamentale:
  • la disponibilità a dare aiuto e sostegno con un impegno settimanale costante di servizio presso i degenti, tenendo conto delle necessità del volontario e della struttura nella quale opererà;
  • la volontà di integrazione e partecipazione a incontri di gruppo nel corso dell’anno (formativi, informativi e di socializzazione);
  • la serietà, la discrezione, la sensibilità e la disponibilità alla collaborazione, tenendo presente che il volontario non si sostituisce mai nei compiti
    e nelle responsabilità al personale sanitario;
  • l’apertura al miglioramento, apprendendo dalla propria e dalle altrui esperienze.

I progetti
Oltre alla tradizionale attività di assistenza ai degenti - e di fronte ai veloci cambiamenti delle strutture ospedaliere - AVO si prefigge di intensificare la sua presenza nelle aree a maggior impatto sociale.
In accordo con altre istituzioni di cui è partner qualificata e riconosciuta, AVO è coinvolta in progetti di innovazione, tra i quali:
  • accoglienza, sostegno e interazione nei servizi di Pronto Soccorso;
  • accoglienza, orientamento e supporto a pazienti e parenti in ingresso all’ospedale;
  • presenza in reparti ad elevato impatto psicologico;
  • collaborazione nell’attuazione delle dimissioni protette, con particolare riguardo ai pazienti geriatrici;
  • sviluppo di una squadra itinerante - con finalità di animazione per i degenti - gestita in particolare dai giovani.

Presentazione

Tanti anni fa, era l’8 ottobre del 1979, alcuni di noi, tutti aderenti a Rinascita Cristiana, su sollecitazione dell’indimenticabile Lino Di Domenico, ma soprattutto dopo una serie d’incontri con persone ricoverate in ospedale, hanno deciso di costituire un’associazione di volontariato che si occupasse dei malati in ospedale.
Ovviamente le motivazione non sono state unitarie. Per alcuni l’adesione ha trovato la sua giustificazione ideologica nella fede cristiana e quindi nella convinzione che la ricerca del volto di Cristo passi attraverso la ricerca del fratello sofferente; per altri nella convinzione che i doveri del cittadino comportino partecipazione  nella gestione di alcuni servizi fondamentali, con conseguente assunzione dei rischi che ne possano derivare.
Ci si è trovati tutti d’accordo nel ritenere che il senso ed il valore della vita passino attraverso la solidarietà non come astratta ideologia politica o pedagogica, ma come esigenza di condivisione, come presenza umana.
Per queste peculiari motivazioni l’associazione si è proposta, sin dall’inizio, di essere indipendente, apolitica ed aconfessionale, aperta a tutti, senza distinzione di mezzi e di religione con il solo obiettivo di coordinare gli sforzi di quel gruppo di persone che volevano essere vicine al malato  ospedaliero per rendere meno traumatizzante il suo ricovero e la sua degenza.
L’ospedale, infatti, come d’altro canto molte strutture operanti nel settore sociale, tendono a risolvere i problemi dell’ammalato o delle persone bisognose con risposte che, in nome di una sempre maggiore efficienza e tecnicizzazione, portano spesso sempre all’emarginazione  ed all’isolamento.
Compito del volontario ospedaliero è d’interessarsi dell’aspetto umano del malato, delle sue ansie, delle sue speranze, cioè di quel complesso di tematiche che, sorte con il ricovero del paziente, restano, tuttavia, estranee alle terapie che vengono praticate  ed alla stessa impostazione tecnica della struttura ospedaliera.
Nel corso del tempo la nostra associazione, che già operava attraverso alcune nostre iscritte, presso  la casa di riposo,  ha ritenuto di estendere la sua attività anche presso la RSA nella convinzione che l’anziano ammalato e non più autosufficiente rappresenti  un momento della nostra vita,  una fase  palpitante e viva della società dei sani con la quale ha il diritto di convivere e non già  un peso da abbandonare nelle  apposite strutture socio-sanitarie.
L’assistenza ai malati, sia che essa venga praticata da un medico, da un infermiere o da un volontario, è, fondamentalmente, una relazione interpersonale nella quale un operatore aiuta un’altra persona a risolvere una situazione di sofferenza dovuta a malattia. Lo scopo, dunque, dell’assistenza è l’aiuto. Per questo sono state definite queste professioni o attività come una relazione di aiuto.
Certamente le persone che maggiormente sono in grado di trasmettere speranze al malato sono quelle che conoscono la propria fragilità e che sono per prime passate attraverso qualche sofferenza.
In ogni caso perchè il rapporto tra il volontario e l’ammalato si traduca in una relazione di aiuto sono necessarie alcune condizioni  che, per come ci ha insegnato, padre Donato Cauzzo, possono essere sintetizzate  in alcune  parole-chiave: la coerenza, l’ empatia, la considerazione positiva del malato.
Per approfondire il significato di queste condizioni abbiamo organizzato  una serie di corsi che ci hanno consentito di capire che in tanto si può trasmettere speranza alle persone che soffrono , in quanto si conosce la propria fragilità ed il dolore.
Attraverso la relazione di aiuto ciascuno di noi si è arricchito acquisendo una visione diversa della vita e dell’importanza della solidarietà.
Recentemente la nostra associazione, che è iscritta nelle ONLUS, ha deciso di aderire alla FEDERAVO ed all’AVO REGIONALE.

5 X 1000

L’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) è formata da volontari che dedicano gratuitamente parte del loro tempo al servizio dei malati. E’ laica, apartitica e ne possono fare parte tutti i maggiorenni, senza distinzione di condizione sociale.
L’intento dell’AVO di Vibo Valentia è quello di assicurare ai degenti dell’Ospedale e della R.S.A (ex Casa per Anziani) di Moderata Durant una presenza amica, offrendo loro calore umano e sostegno nella solitudine e nella malattia, con l’esclusione di qualsiasi mansione tecnica, riservata al personale medico e paramedico.
Telefona al n. 096343433 per sapere come diventare VOLONTARIO AVO
A “Sostegno del Volontariato” dona il 5 x mille all’AVO di Vibo Valentia apponendo la firma nella tua dichiarazione dei redditi e inserendo il codice fiscale  9 6 0 1 9 0 7 0 7 9 4

ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

  • ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI

  • CONSIGLIO DIRETTIVO
    • Presidente: Costa Elio
    • Vice Presidente: Incaprera Maria
    • Tesoriere: Salvatelli Silvana
    • Segretaria Donatelli Antonella
    • Consigliere Maneli Maria
    • Consigliere Mazza Pino
    • Consigliere Rizzo Gigi

  • CONSIGLIO PROBIVIRI
    • De Francesco Giuseppina
    • Galati Marta
    • Ciulla Liliana

  • CONSIGLIO REVISORI
    • Pata Pasqualina
    • Prestinenzi Luigi
    • Rombolà Domenica

Reparti dell’Ospedale Iazzolino di Vibo Valentia dove opera l’AVO

  • NEUROLOGIA - Coordinatore di reparto: Barresi Maria Antonietta
  • MEDICINA - Coordinatore di reparto: Di Costanzo Rita
  • CARDIOLOGIA - Coordinatore di reparto: Di Costanzo Rita
  • ORTOPEDIA - Coordinatore di reparto: Ventura Anna Maria
  • PEDIATRIA - Coordinatore di reparto: Farusi Marta
  • R.S.A. - Coordinatore: Loiacono Pasqualina